Presentazione
La Villaggio Scolastico “M. Montessori” Lower Secondary School è la terza tappa del percorso formativa del Villaggio Scolastico “M. Montessori”. Sono gli anni in cui nei ragazzi e ragazze cresce e si sviluppa l’identità personale e la consapevolezza dell’altro. Per questi motivi, gli insegnanti del Villaggio Scolastico si prendono cura dell’intero sviluppo dello studente, valorizzando le sue attitudini personali e le sue passioni.
Adottiamo un metodo mulitdisciplinare orientato alle ricerca per supportare lo sviluppo degli interessi degli studenti e favore la comprensione e implementazione dei nostri valori:
- Crescere in un ambiente multiculturale e stimolante.
- Assumersi le responsabilità delle proprie azioni.
- Comprendere concetti come responsabilità, rispetto e fiducia attraverso le attività quotidiane.
- Sviluppare auto-consapevolezza e intelligenza emotiva.
- Prepararsi alle sfide della società futura
- Diventare protagonisti dell’innovazione facendo leva sulla propria naturale curiosità e coltivando l’attitudine a pensare fuori dagli schemi.
- Sviluppare il “critical thinking” attraverso dibattiti come attività scolastica con ricadute positive su diversi tipi di competenza: comunicativa, argomentativa, di cittadinanza. Il dibattito regolamentato aiuta gli studenti a maturare un pensiero critico che non ha mai solo un punto di vista, a migliorare la loro competenza argomentativa, a diventare dei cittadini più democratici e meno autoritari.
Il programma della VSM International Lower Secondary School è studiato per fondere al meglio due programmi didattici, quello ministeriale italiano e il programma Cambridge Lower Secondary, ponendosi come un percorso che fonde ed esalta le peculiarità delle due lingue e delle due culture.
La programmazione è quindi suddivisa in:
- discipline erogate in lingua italiana (italiano, storia, geografia, arte, tecnologia, musica) secondo il programma MIUR
- discipline di matematica, educazione civica (global perspectives) e linguistica sono insegnate in lingua inglese, seguendo il programma Cambridge Primary International Education
- La nostra scuola offre come insegnamento curricolare anche la lingua spagnola per una preparazione di competenze ormai indispensabili nel mondo del lavoro.
Ogni materia è pensata per stimolare un apprendimento attivo e creativo, attraverso approcci didattici sperimentali e innovativi e l’utilizzo di un equilibrato mix di strumenti tradizionali e libri di testo.La nostra filosofia mira a scardinare quella che ormai, potremmo definire come una sorta di tracciato imposto che ha presieduto da secoli la vita della scuola: silente ascolto in classe della lezione dell’insegnante che tra cattedra e lavagna racconta quel che nel libro è già scritto; a casa studio (del libro) ed esercizi di applicazione della mera regola; di nuovo in classe con le interrogazioni per verificare lo studio del libro.
Noi siamo convinti che ci voglia un maggiore contatto umano e il concetto di classe capovolta (flipped classroom) nasce proprio dalla constatazione dei profondi mutamenti che la società ha subìto negli ultimi decenni. Infatti, mentre in passato la scuola era la principale fonte di conoscenza e informazione, oggi i giovani possono disporre di moltissimi altri canali di apprendimento e nell’insegnamento capovolto si cerca innanzitutto di stimolare la curiosità dei ragazzi nei confronti di determinati argomenti. Questo è fondamentale per attivare la componente emotiva volta ad appassionare, senza la quale ogni apprendimento risulta difficile. Le nozioni calate dall’alto, infatti, hanno ben poca presa sui discenti, mancando da parte loro la motivazione all’apprendimento.
Successivamente si invitano i ragazzi a un lavoro di tipo individuale o di gruppo che consiste nel ricercare le risorse interiori per mettere insieme tutte quelle informazioni e conoscenze su quel determinato argomento, sfruttando le opportunità che una didattica interdisciplinare offre.
Infine, non è da meno la fase di rielaborazione e di valutazione di quanto raccolto dai ragazzi. Si tratta di un’attività collettiva che deve coinvolgere l’intera classe, in un confronto tra pari che prevede discussioni, critiche, successivi aggiustamenti e ulteriori approfondimenti.
Ovviamente, in questo innovativo processo didattico il ruolo dell’insegnante risulta profondamente modificato. Non è più un ruolo di semplice trasmettitore della conoscenza. Al contrario l’insegnante deve svolgere il compito di tutor, di guida, di consulente che stimola le capacità dei ragazzi, indirizzandole e correggendole opportunamente. Il ruolo dell’insegnante deve anche manifestarsi nella selezione (ed eventualmente nella produzione) dei contenuti da cui i ragazzi devono trarre informazioni.
PROGETTO STEM O STEAM
STEM è l’acronimo di Science, Technology, Engineering e Maths. La sua creazione, risale al 2001 e viene comunemente attribuita alla National Science Foundation, un’agenzia governativa statunitense.
Questo approccio didattico è finalizzato all’integrazione delle discipline scientifiche con quelle umanistiche. La componente chiave è la fusione fra la teoria e la pratica. Anche la filosofia montessoriana abbraccia questo tipo di sapere, in quanto l’apprendimento deve passare attraverso l’esplorazione e la scoperta, anziché attraverso la presentazione di informazioni preconfezionate. Inoltre, incoraggia l’uso di materiali concreti per aiutare i bambini a comprendere concetti astratti e incoraggia gli studenti a sviluppare la loro capacità di pensare in modo indipendente e creativo.
Con STEM, matematica, scienze, tecnologia e ingegneria, si sostengono reciprocamente e insegnano a far pensare in modo critico. Aspetto fondamentale, per valutare le informazioni. Oltre a STEM, esiste anche STEAM che prevede l’aggiunta del pensiero creativo alle arti applicate in situazioni reali. La lettera A sta appunto per Arts.
Il progetto STEM è un regalo importante che un insegnante trasmette ai propri alunni, poiché oltre a fornire maggiori competenze pratiche, consente ai ragazzi di lavorare sul confronto, sull’integrazione (capacità di ascolto e riduzione dei conflitti) e sullo sviluppo dello spirito di iniziativa. Il messaggio finale infatti, è quello di far vivere esperienze che generano competenze.
L’Istituzione del Villaggio Scolastico è stata sempre attenta alle dinamiche relative all’aggiornamento dei metodi educativi e, quindi, ha favorito l’insegnamento della lingua inglese come primo passo per costruire l’intercultura.
SPORTELLO PEDAGOGICO
Alunni e famiglie del Villaggio Scolastico potranno beneficiare della presenza quotidiana della figura professionali del pedagogista clinico.
Lo scopo è quello di fornire uno spazio di ascolto e consulenza al quale possono rivolgersi studenti e genitori per promuovere il benessere psicofisico, emozionale e relazionale del singolo individuo, in una sorta di processo continuo che lo sappia accompagnare durante la crescita personale. Quindi, la creazione di un punto di ascolto e confronto si è rilevata fondamentale e imprescindibile per permettere la comprensione delle diverse situazioni e gestire le difficoltà di genitori, docenti e studenti.